Descrizione

Circa mezzo secolo di attività giudiziaria. Sono tante le vicende in cui ci si imbatte, gli interrogativi che si pongono, l'esperienza di vita che si accumula. È un osservatorio privilegiato per chi voglia riflettere su temi assai antichi ma sempre attuali: l'istanza di giustizia che si manifesta in qualsiasi consorzio umano, il modo in cui la si amministra, il rapporto tra chi pone la legge e chi è chiamato ad interpretarla ed applicarla, come il diritto riesce (se vi riesce) ad appagare il bisogno di equità che permea la vita sociale e come si rapporta con le esigenze economiche, ugualmente imprescindibili per la sopravvivenza di qualsiasi società. Gli scritti compresi in questo volume sono, appunto, un compendio di queste riflessioni, maturate nel corso di una lunga esperienza di magistrato, ormai conclusa da oltre un biennio, durante la quale l'autore ha avuto occasione di confrontarsi con temi diversi, ma tutti sempre in qualche modo legati alla magistratura, all'amministrazione della giustizia ed alla relazione di questa con la società e col mondo dell'economia. Scritti anch'essi diversi, dunque, sia per la dimensione sia per l'occasione che li ha generati, e che, anche quando vi si affrontano questioni di una qualche complessità tecnico- giuridica, non perdono però di vista un interrogativo di fondo: quanto davvero incidono le esigenze di giustizia nelle nostre moderne società e quale è il ruolo sociale di chi la giustizia è chiamata ad amministrare.

Dello stesso Autore